Artestorie – le professioni della storia dell’arte – presentazione

Giovedì 15 dicembre alle ore 17:30 al Monastore – il Bookshop dei
Benedettini si terrà il primo degli appuntamenti del calendario “Le pagine e la
fabbrica. Incontri su libri e patrimonio culturale” con Nicolette Mandarano,
curatrice insieme a Maria Stella BottaiSilvia Cecchini del libro Artestorie – le professione della storia dell’Arte.

Il volume, edito da Cisalpino, racconta 30 professioni possibili
di chi ha intrapreso lo studio della storia dell’arte per farla divenire la
propria specializzazione e che nella contemporaneità ha dovuto unire le proprie
conoscenze a competenze altreacquisite nel tempo. Il mestiere dello storico dell’arte quindi si
trasforma, per
adattarsi alle nuove contingenze storiche oltre che al mercato del lavoro. Artestorie è diviso in cinque macroaree in cui sono riunite le professioni che
agiscono dentro e fuori le istituzioni culturali. I professionisti coinvolti
hanno accolto l’invito a raccontarsi ai ‘futuri’ storici dell’arte e si sono
messi in gioco, narrando luci ed ombre dei loro percorsi professionali. Il cantiere Artestorie si
è rivelato anche luogo di scambio, riflessione e confronto non solo sulle forme
della disciplina, ma anche su strategie e obiettivi che storici dell’arte di un
paio di generazioni sentono di condividere, e per cui sono disposti a impegnarsi.

Al centro delle esperienze narrate c’è la rete, intesa sia dal
punto di vista tecnologico che dal punto di vista delle relazioni e dei
rapporti tra istituzioni e persone. Il mondo cambia, dunque, e con esso
cambiano anche le opportunità di chi dell’arte ha fatto la propria ragione di
vita. Dalle esperienze raccolte emerge
la necessità che in molte delle professioni si integrino competenze legate al
mondo della comunicazione, del management e della mediazione. E nella
mediazione includiamo anche il saper dialogare con diversi profili
professionali – archeologi, architetti, restauratori, informatici, legislatori,
amministrativi – per citarne alcuni tra quelli coinvolti nello studio e nella
trasmissione del patrimonio al futuro. Una propensione al dialogo utile anche a
costruire un lessico condiviso su cui fondare la costruzione di progetti e
strategie comuni.

Del libro parlerà Nicolette
Mandarano, una storica dell’arte, ma anche un’esperta di comunicazione e social
media, che ha insegnato Informatica per i Beni Culturali all’Università LaSapienza di Roma.

Insieme a lei saranno presenti Magnano San Lio, Direttore del
DISUM, Federica Maria Chiara Santagati, docente di Museologia presso il DISUM e
responsabile scientifico del Museo della Fabbrica e Francesco Mannino,
presidente di Officine Culturali. L’incontro vuole essere un’opportunità per
aprire un dialogo sulla figura degli storici dell’arte e degli umanisti in
generale, a partire
dalla trenta esperienze raccolte nel libro. L’invito è soprattutto rivolto agli
studenti di Storia dell’Arte e Beni Culturali che potranno confrontarsi con chi
è riuscito a trovare un proprio posto nel mondo anche al di fuori
dell’accademia.

La presentazione di “Artestorie” -come detto- rientra nel
calendario di appuntamenti “Le pagine e la fabbrica – incontri su libri e patrimonio culturale”, un programma di attività che punta a celebrare al meglio i 40 anni dalla donazione
del Monastero dei Benedettini da parte del Comune di Catania all’Università
degli Studi. Il passaggio di proprietà avvenuto il 13 aprile del 1977 ha
consentito al complesso monumentale di rinascere con una nuova destinazione,
divenendo piazza di socializzazione e di crescita per gli studenti siciliani,
luogo di intensa comunicazione culturale, di scambio di conoscenza, modello di
recupero prima e di gestione e valorizzazione dopo. In ultimo, da sette anni, è
giunta Officine Culturali che lo ha aperto a tutti, grandi e piccini, che sta
investendo le proprie energie per raccontarne le storie custodite al suo
interno, rendendolo esempio virtuoso si collaborazione tra pubblico e privato
per la valorizzazione dei beni culturali.

Biografie
delle curatrici

Nicolette Mandarano

È una storica dell’arte
esperta in comunicazione del Patrimonio culturale. Dopo essermi laureata in
Iconografia e Iconologia alla Sapienza di Roma, si è specializzata in Storia
dell’arte medievale e moderna, ho conseguito il titolo di dottore di ricerca e
sono stata titolare di un assegno di ricerca biennale.

Ha insegnato per molti
anni Informatica applicata ai Beni Culturali presso il
dipartimento di Storia dell’Arte della Sapienza.

Nel 2014 ha
pubblicato Il marketing culturale nell’era del web 2.0. Come la
comunità virtuale valuta i musei
, edito da Guaraldi e attualmente sta
curando, insieme a Lida Branchesi e Valter Curzi, gli Atti del convegno Comunicare
il Museo Oggi: dalle scelte museologiche al digitale
.

È content curator e
social media manager per diversi committenti e coordinatrice del master di I
livello Digital Heritage.Cultural communication through digital
technologies
della Sapienza. Insegno al master di II livello in Management
dei Beni Culturali
dell’Università di Roma Tre, dove si occupo di
comunicazione museale attraverso postazioni multimediali, siti web e social
media.

È parte della sua vita
l’interesse per le questioni di genere.

Per sapere di più sulla
mia vita professionale sulla pagina Linkedin

Alcune delle sue
pubblicazione possono essere consultate su Acadeima.edu

È raggiungibile su FB, e
su Twitter e Instagram come @mandaranon

Il mio blog di
arte, musei, web e social media,
cliccate qui per esplorare il mio
mondoNicolette Mandarano

Maria Stella Bottai

Storica dell’arte, docente di liceo e curatrice di
mostre, si è formata alla Sapienza di Roma con Marisa Volpi e Antonella
Sbrilli. Dopo gli studi sui Preraffaelliti inglesi e l’arte multimediale
finlandese, si è dottorata con una tesi sulle relazioni artistiche tra Italia e
paesi scandinavi, in collaborazione con l’Università di Helsinki.

Interessata alla multimedialità applicata alla
storia dell’arte, ha partecipato ai progetti editoriali multimediali de
‘L’Espresso’ ed è stata membro di giuria del Prix Mobius Nordica, ha co-curato
i contenuti scientifici delle mostre multimediali Nel Cerchio
dell’arte
(Centro Trevi della Provincia di Bolzano) e curato la
mostra Marita Liulia – Choosing My Religion & Tarot in
varie sedi internazionali.

Artestorie segue varie pubblicazioni: la co-curatela della raccolta di saggi di
Marisa Volpi L’occhio senza tempo – Saggi di critica e storia dell’arte
contemporanea
(Lithos); i contributi al catalogo della mostra Dante
Gabriel Rossetti Edward Burne-Jones e il Mito dell’Italia nell’Inghilterra
Vittoriana
(Galleria nazionale di arte moderna di Roma, Electa); Allegoria e Luce (De
Agostini); voci della sezione ‘Arte’ per l’Enciclopedia Treccani per Ragazzi e
per l’Enciclopedia Universale dell’Arte Electa.

Tra le collaborazioni ricordiamo: Università La
Sapienza, Galleria nazionale di arte moderna di Roma, Museo Amos Anderson
(Helsinki), MLAC – Museo laboratorio di arte contemporanea de La Sapienza,
Fondazione Roma, Ambasciata di Finlandia (Roma e Lussemburgo), Fondazione
Mastroianni (Arpino, Frosinone), Christie’s (Parigi e Roma), Rai, Victorian
Web, Comunicare Organizzando. Dal 2012 è coordinatore della sezione Arti
Visive del sito cultfinlandia.it.

Silvia Cecchini si è laureata in storia dell’arte moderna alla Sapienza
Università di Roma, specializzata in Tutela e valorizzazione dei beni culturali
all’Università della Tuscia e addottorata in Storia e Conservazione
dell’oggetto d’arte e di architettura all’Università di Roma Tre. Si era già
diplomata Restauratrice di beni culturali all’Istituto Centrale del Restauro
del Ministero per i Beni e le Attività culturali e specializzata in restauro
dei dipinti e del materiale lapideo.

Nel 2012 ha conseguito l’abilitazione a professore
associato. Dal 2009 ad oggi ha tenuto corsi di Storia e teoria del
restauro, Restauro, Museologia e museografia
in diversi atenei italiani
(Università di: Roma Tre, Tuscia – Viterbo, Federico II di Napoli, Accademia di
Belle Arti di Napoli). Dal 2014 tiene corsi e seminari presso Master di II
livello di istituzioni nazionali e internazionali.

Dal 2000 al 2012 ha fatto parte continuativamente,
con ruoli di ricercatrice e di coordinatrice dei ricercatori, di sei Progetti
di Rilevante Interesse Nazionale (PRIN) finanziati dal Ministero
dell’Università e della Ricerca. E’ stata ricercatrice in progetti
internazionali (RES.E. – Archivio storico dei restauratori europei,
finanziamento europeo Cultura 2000, in collaborazione con le
Università di Hildesheim – Göttingen, Valencia, Parigi, Budapest) ed è tutt’ora
ricercatrice – schedatrice per istituzioni pubbliche.

E’ stata membro dei comitati scientifici di
importanti convegni nazionali e internazionali ed è tutt’ora componente, in
particolare, del comitato scientifico del progetto RES.I. – Archivio Storico
Nazionale e Banca Dati dei Restauratori Italiani dell’Associazione Giovani
Secco Suardo.

Collabora con la rivista Il Capitale Culturale.
Studies on the value of cultural heritage dell’Università di Macerata come
peer-reviewer e curatrice.

Ha condotto ricerche sulla cultura
storico-artistica, museologica e del restauro e sulla storia delle istituzioni
in Italia tra Ottocento e Novecento, temi cui ha dedicato il volume Necessario
e superfluo. Il ruolo delle arti nella Roma di Ernesto Nathan
(2006) e
numerosi contributi su volumi, atti di convegni e riviste nazionali e
internazionali. Alla storia della cultura conservativa – dalla manutenzione
ordinaria alla conservazione programmata – tra XVIII e XX secolo ha dedicato il
volume Trasmettere al futuro. Tutela, manutenzione, conservazione
programmata
, che ha vinto il finanziamento per la pubblicazione del
Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Ha curato, assieme ad altri
studiosi, volumi sulla storia dell’arte, sulla museologia e sulla critica del
restauro (Cesare Brandi and the Development of Modern Conservation Theory,
con G. Basile, 2011).

Dal 2010 si dedica in particolare allo studio dei
nessi tra storia italiana e storia dei paesi europei, indagando le intersezioni
tra cultura espositiva, storia delle istituzioni museali, storia del restauro,
critica d’arte e storiografia nel XX secolo.