Il viaggio nei documenti d’archivio del Museo della Fabbrica del Monastero dei Benedettini ci porta a scoprire la storia dell’ex complesso monastico come spazio espositivo.  

Catania fu abitata da importanti famiglie aristocratiche che possedevano notevoli collezioni di opere d’arte commissionate ad importanti artisti del tempo o acquistate sul mercato, collezioni cedute nel XIX sec. al Comune di Catania affinché istituisse una pinacoteca. Nel 1866, a seguito della soppressione delle corporazioni religiose, anche le collezioni appartenute ai padri benedettini passarono al Comune. La collezione dei benedettini, insieme a quelle del principe di Biscari e di Giovan Battista Finocchiaro già possedute dal Comune, sono oggi una parte delle opere del Museo Civico di Castello Ursino, ma precedentemente furono esposte all’interno del Monastero di S. Nicolò l’Arena, che dal 1874 fu sede del museo comunale (il museo civico si trovava dove oggi hanno sede le Biblioteche Riunite Civica e Ursino Recupero).  

Nel 1977 il Comune cedette il monastero all’Università di Catania, che affidò i lavori di recupero contemporaneo all’architetto Giancarlo De Carlo, il quale avrebbe voluto destinare ad area museale il piano cantinato, progetto che tuttavia fu bocciato. Nonostante ciò, nel corso del tempo, il monastero ha ospitato diverse mostre: tra cui una su Antonello da Messina, inaugurata il 27 luglio 1982. L’importanza dell’evento fu tale che la notizia fu diffusa dai principali quotidiani locali, come mostrano le preziose testimonianze dell’Archivio del Museo della Fabbrica del Monastero dei Benedettini. 

Se già dal passato il monastero ha ospitato diverse esposizioni, oggi l’edificio stesso è un’opera d’arte che dal 2002 fa parte del Patrimonio dell’Umanità UNESCO per il Tardo Barocco della Val di Noto. 

I contenuti sono a cura di Maria Bua, Alice Campione, Mariachiara Di Bella, Francesco Guglielmino, Dunia Meddahi, Francesca Modica, Nicoletta Petrolo, Tania Sammattaro nell’ambito del tirocinio curriculare del Dipartimento di Scienze Umanistiche con tutor la Prof.ssa Claudia Cantale, e in collaborazione con Officine Culturali, per la comunicazione dell’edizione Archivissima 2023 della Notte degli Archivi.