Inclusione sociale: anche il patrimonio culturale fa la sua parte

l’Istituto Penale per Minorenni di Catania e l’associazione Officine Culturali hanno firmato un accordo operativo per la realizzazione di attività educative e culturali in favore dei minori e giovani adulti ristretti. Il reinserimento dei giovani nel mondo del lavoro passa attraverso l’istruzione e l’educazione, per questo l’Istituto Penale per Minorenni cerca un coinvolgimento attivo della società civile che possa facilitarne la reintegrazione nella collettività. Da diversi anni l’Istituto crea reti e accordi con le istituzioni e i privati che vogliono contribuire a questo processo reale di inclusione sociale. Officine Culturali, che da diversi anni si occupa della gestione dei servizi aggiuntivi al Monastero dei Benedettini puntando sempre più alla didattica come primo strumento di valorizzazione, ha colto l’invito dell’Istituto siglando con esso l’accordo di collaborazione. L’iniziativa è realizzata in un’ottica di continuità con il ruolo che l’Università degli Studi di Catania riveste nei confronti dei temi sociali più delicati, e in genere del suo territorio. La stessa ottica che ha animato la convenzione tra l’Ateneo e Officine Culturali, con cui l’associazione è stata incaricata di valorizzare il complesso architettonico attraverso iniziative culturali che lo colleghino sempre più al contesto urbano che lo ospita e ai temi che in essi si sviluppano. Il Monastero dei Benedettini e il patrimonio culturale della città in genere divengono così vettore per conoscere se stessi e gli altri, per creare relazioni nuove con il proprio territorio e per interpretare la realtà divenendone  soggetti attivi, in accordo con quanto recitano i documenti internazionali e il codice dei Beni Culturali. I luoghi della cultura,  che non sono appannaggio di pochi ma patrimonio comune, "bisogna che cantino. E' necessario che essi generino un vocabolario, creino una relazione, contribuiscano a creare una società civile" (Paul Valéry).