Storytelling: Gabriele racconta la sua esperienza di co-creatore della segnaletica del Monastero

La nuova segnaletica del Monastero raccontata da Gabriele Falsaperla, studente del DISUM e co-creatore di “Perdersi per Orientarsi”. L’esperienza della realizzazione della nuova segnaletica è stata importante non tanto per il suo risultato quanto per il processo messo in opera. Buona lettura, dunque!

«#UnaSocietàdiIdee,
seguendo il profilo 2.0 tanto di moda di questi tempi, inizio il mio
racconto con un hashtag proprio per il fatto che rappresenterà al
meglio il contenuto delle prossime righe. L’incipit si muove
proprio dal fatto che, ciò da me e da altri colleghi sperimentato,
potrebbe sicuramente essere applicato nella vita civica di tutti i
giorni. Ho vissuto diciotto ore in un modello di società partecipata
e mi è piaciuto.

L’esperienza
di un workshop aiuta a sviluppare il giusto interesse di ogni
cittadino in ambito patrimonio culturale Pubblico. Pongo l’enfasi
sull’ultimo termine mettendo la “P” maiuscola proprio perché
è, purtroppo, il carattere che manca nelle coscienze civiche di
molti italiani che loro malgrado non vengono incentivati a sentire
come propria tanta bellezza culturale. Ma non sto qui a classificare
i soliti stereotipi made in Italy; proprio perché sono luoghi comuni
è giusto sfatarli e mostrare, tra le infinite qualità di questo
paese che, intervenire attivamente nelle scelte di casa
tua
capita ed è bello, semplice e produttivo.

La
cornice decameroniana del Monastero, alla ricerca di una doverosa
quanto urgente segnaletica, è stato il luogo da dove tutto è
iniziato. Il gruppo, superato l’imbarazzo del primo incontro, ha
iniziato da subito seguendo la prima fase del metodo scientifico:
l’osservazione. Partendo proprio da qui ci siamo mossi focalizzando
la nostra ricerca sui problemi più evidenti della vecchia
segnaletica. Le successive riunioni hanno dato voce a questi problemi
e la cosa che ho apprezzato di più è stata l’attenzione verso
tutte le categorie; come se l’individualità per quelle ore fosse
sparita e si rappresentasse coscientemente le esigenze di tutti.
Scivolando attraverso le altre fasi del metodo sopra citato (che
hanno visto oltretutto l’utilizzo di: forbici, cartoncini e colla,
ritornando bambini per due ore) siamo arrivati progressivamente alla
formulazione della tesi finale.

La
parte pratica appena citata ha visto la divisione in gruppi di 4
persone dei partecipanti al workshop. Questi micro nuclei si sono
adoperati per creare ex-novo una segnaletica rudimentale che fosse
l’espressione più vicina alle idee venute fuori in fase di
riunione. Una volta conclusa questa fase, si è passati all’analisi
attenta di ogni singolo info palototem
(così battezzato da tutti).
Ovviamente, le idee una volta materializzate hanno dato vita ad una
varietà di colori e differenze che sono state belle da vedere e
apprezzare.

Il
resoconto finale ha aiutato Officine Culturali, l’ente che si è
incaricato di creare la nuova segnaletica, a ottimizzare tutto il
materiale che sarà presente nella nuova segnaletica che a mio dire,
avendo visto le bozze, fa molto Europa, sia per il layout che per il
bilinguismo italo-inglese che permetterà di dare un tocco
internazionale al nostro Monastero. Molto presto i futuri utenti
potranno usufruire di uno strumento che si rivela strategico per un
sito che accoglie diverse destinazioni d’uso e mettendo un pizzico
di sana vanità sarò contento di poter dire, a chiunque porterò a
fare un giro ai Benendettini, di aver messo anch’io una firma alla
realizzazione di questo progetto».

Falsaperla
Gabriele