Un patrimonio italiano di Giuliano Volpe – presentazione

Giovedì
9 febbraio 2017, alle ore 17:30, presso il Monastore – il Bookshop del
Monastero dei Benedettini – Officine Culturali, in collaborazione con il
Dipartimento di Scienze Umanistiche, presenterà il nuovo libro di Giuliano
Volpe, “Un patrimonio italiano” edito da Utet.

Il
secondo appuntamento della rassegna [Le pagina e la fabbrica]. Incontri su libri
e patrimonio culturale” sarà l’occasione per discutere di territorio e di gestione
dal basso dei beni culturali e paesaggistici. Negli ultimi due anni si è discusso di
patrimonio culturale più che negli ultimi vent’anni. Dopo un lungo periodo di
disinteresse, accompagnato da tagli indiscriminati e dal blocco delle
assunzioni, il tema è finalmente diventato di grande attualità. Ma l’occasione non va sprecata. È necessario
un profondo cambiamento di visione per allontanarsi da una certa tradizione
elitaria e seguire con decisione la strada indicata nel 2005 dalla Convenzione
Europea di Faro sul diritto al patrimonio culturale: una vera e propria
rivoluzione copernicana, che mette al centro i cittadini, le comunità, i
territori. Dall’indagine sul territorio italiano Giuliano Volpe trae spunto e basi solide per
parlarci del futuro del nostro patrimonio. Un viaggio nell’Italia migliore, un
tour ideale tra musei, parchi, monumenti, gestiti “dal basso”: tante soluzioni
diverse che dimostrano come sia possibile fare dell’eredità culturale un
elemento vivo e un fattore di coesione e di crescita di una comunità, grande o
piccola che sia. Il libro racconta delle
energie, dell’entusiasmo, delle capacità animano il nostro Paese, ma inviata
anche alla riflessione sul sostegno che può e deve essere dato a realtà che
hanno investito le proprie energie per il patrimonio culturale italiano al fine
di non far spegnere l’entusiasmo, e far
sviluppare al meglio le capacità meritano. In questo saggio rapido e palpitante
sono raccolte storie e situazioni in cui gli ostacoli sono stati trasformati in
opportunità, in cui la voglia di fare italiana ha trovato spazi e possibilità
per mettersi alla prova, e riuscire.

L’incontro che è soprattutto rivolto ai più giovani, agli
studenti del Dipartimento di Scienze Umanistiche, vuole consegnare ad altri il
messaggio di ottimismo della volontà che viene da grandi fondazioni e da
società pubbliche, da piccole associazioni o da giovani professionisti. Un
messaggio da raccogliere e valorizzare: è questo il nostro vero patrimonio.

All’incontro
con Giuliano Volpe interverranno Giancarlo Magnano San Lio, Direttore del
Dipartimento di Scienze Umanistiche, Maria Rita Sgarlata, docente di
Archeologia Cristiana e Medievale, Federica Maria Chiara Santagati, docente di
museologia e responsabile scientifico del Museo della Fabbrica, Francesco
Mannino, presidente di Officine Culturali.

Biografia Autore:
Giuliano Volpe (Terlizzi 1958), laureato in Lettere
classiche (Università di Bari), dottore di ricerca in Archeologia (Università
di Napoli Federico II) e in Storia (Scuola Superiore di Studi Storici,
Università della Repubblica di San Marino), è professore ordinario di Archeologia
all’Università di Foggia, di cui è stato rettore tra il 2008 e il 2013.
Dirige da molti anni importanti scavi terrestri e
subacquei e ricognizioni archeologiche in Italia, in Francia e in Albania.
Coordina la Carta dei Beni Culturali della Regione Puglia.
È presidente della SAMI-Società degli Archeologi
Medievisti Italiani e della Fondazione
Apulia felix
onlus. Dirige la
rivista L’archeologo subacqueo e le
collane Insulae Diomedeae (Collana di
ricerche storiche e archeologiche)
, Bibliotheca
Archaeologica
, Adrias (Archeologia
dell’Adriatico e del Mediterraneo)
e Aufidus
per Edipuglia. Fa parte dei comitati editoriali di numerose riviste
internazionali ed è membro di varie società scientifiche in campo storico e
archeologico. È autore di numerose pubblicazioni, tra cui le monografie La Daunia nell’età della romanizzazione
(1990), Contadini pastori e mercanti
nell’Apulia tardoantica
(1996), Le
vie maestre
(2013), Patrimonio al
futuro
(2015). Dal 2012 è componente e dal 2014 presidente del Consiglio
Superiore “Beni culturali e paesaggistici” del MiBACT.